Competenze Digitali e Pubbliche Amministrazioni
di francesca quaratino - Pubblicato il 09/03/2021La tecnologia è parte integrante della nostra vita ed ogni azione, dai pagamenti alle prenotazioni, avviene online.
La crescita digitale del nostro paese è correlata alla diffusione e alla conoscenza delle tecnologie emergenti ed anche le amministrazioni pubbliche ricorrono, con lo scopo di favorire le interazioni digitali e migliorare la fruizione dei servizi, alle tecnologie di ultima generazione.
Con l’adozione e la diffusione delle ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) bisogna acquisire competenze digitali specifiche, al fine di poter sfruttare al meglio le potenzialità delle information technologies e ri-organizzare il lavoro in modo smart.
Integrare l’uso di nuovi strumenti digitali non richiede unicamente la presenza di infrastrutture high tech aggiornate e performanti, ma implica la conoscenza e la padronanza delle cosiddette competenze digitali. Tali competenze sono molto richieste nel mondo del lavoro, dal settore pubblico a quello privato. Per lavorare è imprescindibile saper utilizzare un computer e bisogna, in aggiunta, acquisire skills specifiche.
Quali sono le competenze richieste nell’era digitale?
La presenza di una tecnologia in continua evoluzione richiede l’acquisizione di digital skills. Dimentichiamo fogli e penne negli uffici e immaginiamo, invece, cloud e file system al servizio del cittadino. Tuttavia, l’impiego di software gestionali e l’adozione di cloud condivisi esigono un certa capacità di utilizzo: non è scontato saper condividere informazioni in cloud o firmare digitalmente documenti.
Per tali motivi, la pubblica amministrazione ha elaborato un quadro di competenze digitali che ogni dipendente dovrebbe possedere:
- Livello Base: conoscenza dei principali strumenti tecnologici e conseguente applicazione;
- Livello Intermedio: conoscere le caratteristiche principali del Cloud Computing, Big Data; Intelligenza Artificiale, Internet delle Cose;
- Livello Avanzato: riconoscere i principali ambiti di applicazione di Cloud Computing, Big Data; Intelligenza Artificiale, Internet delle Cose e Blockchain.
Per raggiungere completa autonomia ed avere piena padronanza delle funzionalità computazionali bisogna investire nella formazione e nel processo di digitalizzazione. Quotidianamente ognuno di noi utilizza smartphone dotati di intelligenza artificiale, tuttavia applicare queste tecnologie in ambito lavorativo è un altro paio di maniche!
L’Italia grazie al Piano Pisano (3 agosto 2020) e al “Fondo Innovazione da 50 milioni di euro istituito per favorire dal punto di vista tecnico la trasformazione digitale dei servizi dei Comuni” è sulla buona strada per semplificare le attività burocratiche e intraprendere un processo di innovazione.
Fonte: Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale